sabato 5 dicembre 2009

dalla Germania






"Süddeutsche Zeitung" 5 Dicembre 2009


“Basta!” – I blogger contro Berlusconi

Scandali sessuali e due processi per corruzione – agli italiani sembra proprio che il loro premier abbia superato ogni limite: “Berlusconi dimettiti e accetta di farti processare”, è scritto su un grande striscione che la gente porta per le strade di Roma nell’ambito di una manifestazione contro il Presidente del Consiglio. É uno splendido sabato pomeriggio nella capitale italiana, ma la gente per la strada non sta facendo shopping. Sta marciando contro la politica. Gli italiani non sono i soli a farlo: anche a Berlino, Parigi, Londra e Sidney molte persone sono scese in strada contro Berlusconi.

Secondo i dati degli organizzatori alla manifestazione di Roma hanno partecipato più di 350.000 persone. Secondo la questura i manifestanti erano solo 90.000. Settecento autobus e molti treni speciali hanno portato dimostranti nella capitale da tutta l’Italia. Hanno risposto all’appello lanciato dalla piattaforma internet di Facebook da parte di un gruppo di blogger – critici nei confronti dell’operato del governo – che un paio di mesi fa ha promosso la mobilitazione di un “No Berlusconi Day”. Si tratta della prima manifestazione di protesta in Italia organizzata quasi esclusivamente attraverso internet.

L’opposizione partecipa alla marcia

La massa di persone ha indossato – sottoforma di sciarpe, magliette o pullover – principalmente il colore viola, secondo la dichiarazione dei blogger “l’unico colore lasciato libero dai partiti tradizionali”. La marcia di protesta ha ottenuto il consenso del partito di opposizione “Italia dei Valori” dell’ex-giudice anticorruzione e ministro Antonio di Pietro, nonchè dei sindacati e delle organizzazioni di sinistra .

Tra i manifestanti c’era, oltre a numerosi membri del Partito Democratico, anche l’ex ministro Rosi Bindi. La segreteria di questo grande partito di opposizione non ha voluto tuttavia aderire in modo ufficiale alla protesta. Di Pietro in un suo discorso ha speso parole contro “la grande truffa mediatica, elettorale, politica e giudiziaria del governo Berlusconi”.

Ha criticato soprattutto il fatto che si parli più degli scandali di Berlusconi che della sua politica. Questo rientrerebbe, tuttavia, negli intenti del capo del governo. Il premier minerebbe le basi della costituzione e della democrazia senza alcun rispetto, ha detto il portavoce dei manifestanti Massimo Malerbo da Catania.

Molti striscioni e cartelloni dei manifestanti richiamano le controversie di Berlusconi con la giustizia. In questo periodo il capo del governo deve rispondere di fronte al giudice di due processi per corruzione. In uno si tratta di corruzione di testimone, nell’altro di frode fiscale. Solo un mese fa è fallito il suo tentativo di sottrarsi a molti processi attraverso una controversa legge sull’immunità. La Corte Costituzionale ha dichiarato la norma incostituzionale.

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