mercoledì 22 ottobre 2008

dalla GERMANIA


Sentenza contro la Germania
Pubblicato Martedì 21 Ottobre 2008 in Germania

- Süddeutsche Zeitung -


Massacro nazista in Italia

La Germania deve risarcire le famiglie delle vittime di un massacro nazista. Con questa sentenza la Corte di Cassazione italiana apre la strada a circa 10.000 ulteriori richieste di compensazione.

La Germania deve prepararsi a ricevere numerose richieste di risarcimento danni a causa dei massacri nazisti in Italia. La Corte di Cassazione a Roma - l’equivalente della Bundesgerichtshof tedesca - martedi’ ha condannato la Repubblica federale tedesca con una sensazionale sentenza per il risarcimento dei familiari delle vittime di un massacro di civili italiani avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Con questa sentenza la Corte ha confermato due precedenti decisioni di un tribunale militare e di una corte di appello. Secondo gli osservatori italiani si e’ così aperta la strada a circa 10.000 cause legali contro la Germania.

Dinanzi alla Corte di cassazione, gli avvocati della Repubblica federale tedesca hanno invocato invano il principio di immunità degli stati nazionali. Questa afferma, tra l’altro, che nessuno Stato puo’ essere portato in un tribunale straniero per difendersi da accuse da parte di cittadini di un altro paese.

La Procura generale italiana ha sostenuto con successo, che tale principio non si applica ai “crimini contro l’umanità”. Anche l’eccezione sollevata dalla Germania con il riferimento ai trattati di pace del 1947 e di un altro accordo del 1961 che escludevano ulteriori richieste, è stata respinta. Questi accordi non si riferiscono a “danni morali durante i massacri nazisti”, ha affermato la magistratura italiana.

Nel giugno 1944, le truppe tedesche avevano ucciso più di 200 persone nei pressi di Arezzo, presumibilmente in ritorsione ad un attacco dei partigiani. Tra le persone uccise si trovavano donne, bambini e un sacerdote. I loro familiari possono ora sperare in un risarcimento. Inoltre, i tribunali italiani hanno piu’ volte deciso che la Germania deve compensare gli italiani costretti a lavorare nei campi di lavoro tedeschi.

La Repubblica federale vuole tuttavia proteggersi da tali sentenze, in certe situazioni anche davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia. La Germania avverte che ci potrebbero essere conseguenze incalcolabili se l’immunità degli stati sovrani venisse in tal modo limitata. Anche l’Italia dovrebbe prendere in considerazione la possibilita’ di richieste di compensazione, per esempio nel caso dei crimini di guerra compiuti nelle ex colonie dell’ Africa settentrionale.

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