domenica 10 gennaio 2010

Dal Belgio






LE VIF
articolo del 7 Gennaio 2010


Un giocatore di calcio italiano a cui viene dato del “negro di merda”, annunci immobiliari che prevedono “niente animali, niente stranieri”, immigrati aggrediti la notte di capodanno: i comportamenti xenofobi si banalizzano in Italia, alcuni evocano addirittura un “razzismo istituzionale”.
“La situazione si degrada. Ogni giorno una persona di colore viene aggredita. Non si può continuare così”, spiega all’AFP Gian Antonio Stella, giornalista specializzato nei movimenti di destra e autore del libro “Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro”, uscito a dicembre.
Tra gli ultimi esempi trapelati, la notte di San Silvestro: un etiope aggredito a Firenze, perché la sua compagna protestava contro dei lanci di petardi, e un egiziano picchiato tra le urla di “frocio di merda”, secondo l’organizzazione Arcigay.

Ci si mettono anche i politici

Alcuni giorni prima, era stato il turno del “Natale bianco” organizzato da un sindaco della Lega Nord, partito anti-immigrati membro della coalizione di destra al governo, a fare clamore. L’operazione aveva come obiettivo quello di recensire gli stranieri di Coccaglio (3000 abitanti) e di denunciare i clandestini alla prefettura.
Alcuni responsabili della Lega Nord hanno anche proposto di riservare dei vagoni dei treni o alcuni servizi sociali agli italiani. “La Lega è decisa a sfruttare il sentimento di insicurezza nei confronti dell’immigrazione”, commenta Sergio Romano, editorialista del quotidiano Corriere della Sera. “E visto che il primo ministro Silvio Berlusconi ha bisogno del sostegno della Lega, questa può dire tutto quello che vuole”.
Di colpo, in Italia il razzismo diventa una cosa normale.

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