giovedì 31 dicembre 2009

dalla Germania


Frankfurter Allgemeine Zeitung
del 21 dicembre 2009

Attentato a Berlusconi: Dietrologia

Dietrologia: questa è la scienza di “quello che sta dietro” e non a caso è una specialità italiana. Se succede una qualunque cosa in politica, economia o se si commette un qualsivoglia delitto i dietrologi si chiedono immediatamente quale complotto si nasconda dietro. A partire dall’attentato al viso di Berlusconi con un modellino del duomo c’è stato un fiorire di teorie del complotto. Dopo che la polizia postale ha provveduto a rimuovere dal web tutti i siti che malignamente inneggiavano alla santificazione dell’attentatore sono ora le scrupolose ricostruzioni video dell’evento ad essere uno dei passatempi telematici preferiti del paese.

Nonostante nei media abbondino le immagini di Berlusconi con una spessa fasciatura che copre la zona intorno al naso, i dietrologi restano diffidenti. Perché nelle prime immagini non si vede sangue sul viso di Berlusconi e, anche dopo, non se ne vede sui suoi vestiti? Perché, al momento di accasciarsi, gli si è messo un sacchetto di plastica davanti al volto e poi lo si è spinto in macchina? Perché Berlusconi vi si è nascosto per alcuni minuti, insieme con il suo medico personale, invece di andare direttamente in ospedale? E perché la vittima è scesa nuovamente dalla macchina, mostrando al pubblico il suo volto martoriato?

Il vero attentato

Se l’attentato fosse stato fatto ad Obama l’auto blu sarebbe sfrecciata via con il lampeggiante inserito. Qui invece le guardie del corpo non solo hanno trascurato un attentatore a distanza ravvicinata, ma hanno permesso al ferito un ulteriore pericoloso bagno di folla. Nella patria della dietrologia a muovere le fila c’è, a seconda dei gusti, l’Opus Dei, la massoneria o la mafia. L’ipotesi che Berlusconi abbia genialmente simulato il suo attentato dimostra il grado di spaventosa diffidenza nei confronti dello stato e testimonia anche la straordinaria considerazione per le arti istrioniche e di spettacolo che avrebbe Berlusconi, uomo dei media.

In effetti i numeri dei sondaggi hanno visto un’impennata: d’improvviso coalizione di governo e opposizione lo amano alla stessa maniera. E lo statista con la testa fasciata, che in altra occasione ha incitato alla guerra civile, esorta con spirito natalizio a “metter fine all’odio”. Ciò che non vuole assolutamente adattarsi al complotto sono le affermazioni dello sconnesso attentatore dalla prigione: lui sarebbe stato aizzato dai media e vorrebbe d’ora in poi non guardare mai più la tv. Questo sarebbe un vero attentato per un uomo politico come Berlusconi che possiede diverse emittenti televisive.

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