sabato 11 ottobre 2008

La Guzzanti parla della citazione presentata a suo carico dal ministro per le frasi pronunciate a Piazza Navona


È arrivata la citazione della Carfagna il 7 ottobre.

Aveva tempo fino all’8 agosto per querelarmi. Ci ha pensato bene. Poi ha optato per una causa solo civile. Strano per una preoccupata di essere stata diffamata no? (la diffamazione è un reato penale). I contenuti sono tutto materiale per sketch satirici: si sostiene nell’atto che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un’aggravante o una cosa anormale. Si sostiene che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità,
non ha nemmeno capito che non era lei l’oggetto del discorso.

Comunque visto che l’8 luglio la Legge sulla prostituzione non era uscita e che subito dopo non è potuta uscire perché era una legge a firma carfagna berlusconi, e la cosa sarebbe stato pane facile per tutti i vignettisti, ora che la legge è uscita voglio commentare le sue capacità:
la legge pretende d’essere diversa da un semplice e incivile atto di repressione contro le prostitute tanto per levarsele da sotto gli occhi senza dare il minimo soccorso alle minorenni e alle schiave, la legge pretende di essere diversa perché punisce anche i clienti.
I clienti però rischiano da 5 a 15 giorni. Tenuto conto che la condizionale arriva a 2 anni puoi essere arrestato 800 volte prima di finire in galera.
Quindi non è una punizione è un abbonamento.

L’atto di citazione “propone” di costituire un diritto dei cittadini il cui diritto è vivere nella civiltà del linguaggio. Di nuovo si chiede di stabilire limiti per la satira. L’atto di citazione sembra che voglia essere una proposta di legge. Inutile sottolineare come “la civiltà del linguaggio” sia morta con l’arrivo del berlusconismo. E che nel caso specifico è il suo amante che parla di lei in termini osceni. Triste, tristissimo ma vero.

La Carfagna chiede niente popo’ che un milione di euro.

Bella donna ma che tariffe!
Naturalmente dopo le dichiarazioni di ieri
posso farle causa anch’io
con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi
i suoi su di me sono assolutamente gratuiti.

Anche se le intercettazioni davvero non esistessero, ed esistono state tranquilli, le foto del suo calendario già solo quelle sarebbero un argomento sufficiente a dire che non può fare il ministro delle pari opportunità. Spero che le donne italiane si sveglino e colgano l’occasione per difendere la dignità calpestata da anni di incoraggiamento alla prostituzione mentale oltre che fisica propagandata dalla finivest a tutte le ore del giorno.
Il ministero delle pari opportunità esiste per agevolare le donne a farsi strada nel mondo del lavoro, negli studi e nella vita privata senza dovere accettare condizioni disagiate rispetto agli uomini. Senza accettare stipendi più bassi e va da sé senza dovere utilizzare il proprio corpo o diventare l’amante di qualche vecchio flaccido miliardario col trapianto.

Mettendo la Carfagna al ministero delle pari opportunità,

berlusconi ha offeso tutte le donne italiane

ancora una volta e in modo definitivo.

E siccome le donne non sono Veltroni e D’alema, le donne sono forti e coraggiose confido in una reazione di tutte a questo scandalo.

Mettere la Carfagna alle pari opportunità è inaccettabile
come era inaccettabile Previti alla giustizia.

Ieri con il tipico stile di giornalismo americano che contraddistingue i nostri ancor man (ancora uomini?) Mentana dava per scontato che le intercettazioni non esistono senza menzionare il fatto che di queste intercettazioni se n’è parlato sia sui giornali italiani che su quelli stranieri e che poi è stato scritto da più parti che sono state distrutte. Come si distrugge una cosa che non esiste? Mentana non se l’è chiesto.

Queste persone vanno considerate per quello che sono:
intervalli fra blocchi pubblicitari.

Non vedo l’ora di andare in scena con Vilipendio e cantargliele insieme a voi.


Intanto come prevedevo mi hanno negato i fondi per il film
“l’internazionale della satira”
grazie ai dictat di bondi e al coraggio dei commissari che finanziano
quest’anno solo filmacci di bassa propaganda di fascisti
o di gente che ha abiurato pubblicamente da tempo.

Per chi non lo sa i finanziamenti si danno in base a un punteggio e io avevo tutti i punti per riceverlo. Sono tutti stimoli in più per cacciare queste muffe malefiche via dai nostri cuori e dalla nostra terra.

Sabina Guzzanti

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