lunedì 20 ottobre 2008

dall'Olanda

Fascismo in agguato in Italia
Pubblicato Lunedì 20 Ottobre 2008 in Olanda


ROMA - In Bulgaria succede qualcosa degno di nota. I tifosi italiani durante l’incontro [della nazionale, n.d.T.] con la Bulgaria rendono in massa onore a braccio teso al ‘duce’ Benito Mussolini.
Nella città settentrionale di Varese un paio di giorni dopo una ragazza sedicenne di origine marocchina viene picchiata da sette coetanei per non aver ceduto il suo posto sull’autobus ad un italiano.
Nell’ultimo mese l’Italia ha attraversato un crescendo di incidenti razzisti nei quali immigrati sono rimasti vittima di squadre di teppisti di estrema destra, di gruppi spontanei [di picchiatori, n.d.T.] e perfino della polizia. Come a Parma, dove uno studente ghanese è stato malmenato da quattro agenti al grido di ’sporco negro’ perchè lui, in quanto di colore, sarebbe stato uno spacciatore. Gli immigrati spesso non possono fare conto sul supporto delle autorità locali, come appare chiaro dalle parole di Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso. Il suo programma, divulgato il 14 settembre durante una riunione del partito di governo della Lega Nord, si esprime in questo modo: ‘Ripulire il nostro paese dalle genti straniere che la distruggono, eliminare i bambini zingari che rubano agli anziani, niente moschee e centri islamici e niente insegnanti neri, marroni o grigi, buoni soli a dare lezioni sul deserto’.
Il Papa ed il presidente Napolitano hanno già espresso il timore che l’Italia rischia di scivolare verso il razzismo e il fascismo. Ma il governo Berlusconi sembra non condividere quella preoccupazione e al contrario continua ad insistere sul pericolo immigrazione e la necessità di arginare l’affluenza di stranieri. Sembra non essere un caso il fatto che la ricorrenza dell’introduzione delle leggi razziali da parte di Mussolini settant’anni fa, nell’estate ed autunno del 1938, venga celebrato in maniera appena ufficiale. In passato quest’oscuro episodio della storia italiana veniva ricordato osservando un momento di silenzio.

Il Ministro dell Difesa Ignazio La Russa, ex neofascista ed ora parte del partito di destra Alleanza Nazionale, chiede addirittura che vengano riconosciuti onori militari alle squadre della morte fasciste che negli ultimi anni della guerra uccidevano ebrei e partigiani. Anche il suo compagno di partito Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha tentato di far vedere come il fascismo non fosse poi in realtà così cattivo. Alemanno ha meno comprensione per le pietanze straniere che il suo predecessore di sinistra aveva introdotto nelle mense delle scuole, dove ora viene servito esclusivamente cibo italiano. A soddisfazione del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, che nel frattempo ha dichiarato con orgoglio di non aver mai mangiato in un ristorante cinese finora e di averlo vietato anche ai propri figli.
Secondo una ricerca recente circa la metà degli italiani vede gli immigrati come una minaccia. Il governo Berlusconi, che proficuamente sfrutta la situazione, può contare sull’appoggio del 60% degli elettori, un dato insolitamente alto per un gabinetto italiano in carica.

Al contrario perfino la fiacca e internamente divisa opposizione sa bene che con un appello alla solidarietà con i concittadini di colore sarebbe un’ ulteriore perdita di voti. Tutto cio’ fa degli italiani dei razzisti? Non ancora, commenta il filsofo Massimo Cacciari, sindaco di Venezia e figura indipendente nei ranghi del centrosinistra. Cacciari sottolinea che in Italia - dove l’immigrazione è un fenomeno relativamente recente - non esiste una cultura di razzismo largamente diffusa. ‘È l’attuale situazione d’incertezza, insicurezza e paura che, assieme alla crisi economica, porta ad una caccia al colpevole’.
Perciò, piuttosto che di razzismo, lui parla di ‘paura dell’altro e di quello che non si conosce’, soprattutto nella classe media che vede andare in fumo tutte le proprie vecchie certezze. ‘E questo è il pericolo maggiore, perchè se la classe media vacilla, vacilla anche la democrazia’.
di AART HEERING

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